giovedì 29 agosto 2013

IMU: il gioco delle tre carte...

     Prima di esaminare i contenuti reali di quella che è ormai passata alla storia - la triste istoria dell'Italietta del secondo millennio... - come "la grande vittoria dell'abolizione dell'Imu", occorre forse fare qualche passo indietro, per richiamare alla memoria le prime puntate di questa storia...

      Mossa n. 1: l'IMU è stata introdotta nell'ambito della legislazione attuativa del federalismo fiscale dal Governo Berlusconi IV con il d.lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 (artt. 7, 8 e 9), pubblicato sulla G.U. n. 67 del 23 marzo 2011 che ne stabiliva la vigenza dal 2014 per gli immobili diversi dall'abitazione principale (art. 8, comma 2°, d.lgs. n. 23/2011).


       Come sappiamo, però, il governo Monti, con dl. n. 201 del 6 dicembre 2011 (G.U. n. 284 del 6 dicembre 2011, supplemento ordinario n. 251), ha modificato la natura dell'imposta rendendola di fatto un'ICI sulle abitazioni principali e ne ha anticipato l'introduzione, in via sperimentale, al 2012. 
    
     Mossa n. 2: nonostante l'abbia inventata lui, insieme ai suoi fidi Tre-Monti e Calderoli, il Nano, durante la campagna elettorale del 2013, promise di abolire l'Imu "istituita da Monti" e di restituire anche l'imposta già pagata nel 2012, facendo ricorso - se necessario - al proprio patrimonio personale, per la modica cifra di 4 mld di euro!


     Questa mossa elettorale fu uno dei motivi non ultimi che assicurarono al PDL il quasi pareggio col PD alle Politiche 2013, prodromo della sventurata situazione attuale...   

     Mossa n. 3: con l'abolizione della prima rata Imu, appena varata dal Governo Letta, il N-Ano canta vittoria: può infatti sostenere, di fronte a un popolo dalla memoria corta, capace di vedere soltanto quello che vuole vedere, che loro del PDL mantengono sempre le promesse elettorali!


     
Peccato che...

     ...Peccato che il provvedimento appena varato rimandi ad ottobre, cioè alla Legge di Stabilità (la ex-Finanziaria), il reperimento delle risorse necessarie per consentire anche l'abolizione della seconda rata, quella di dicembre, dell'IMU! 
     Una cosa è però sin d'ora certa: l'abolizione dell'Imu favorisce grandemente i ceti più ricchi (probabilmente Brunetta non sarà più costretto a fare, come ha dichiarato,  un mutuo per poterla pagare....), lasciando praticamente a bocca asciutta i ceti popolari...
     Un'altra cosa certa è che, come ha oggi dichiarato l'ormai tristemente noto Fassina (ministro PD del governo Letta), 


     Quindi, visto che la coperta è "corta", non solo i ricchi sono i più favoriti dall'abolizione dell'IMU, ma, per converso, i più poveri saranno proporzionalmente più colpiti dall'aumento dell'IVA, reso inevitabile dall'abolizione dell'IMU!

Ma non basta!

     Infatti, tenuto conto che la 2^ rata IMU non è stata ancora eliminata, occorre anche precisare che l'IMU sarà comunque sostituita a partire dal 2014 da una nuova tassa: la Taser!
     Stando alle prime dichiarazioni dei ministri, questa nuova tassa avrà due componenti: una, fissa, stabilita dallo Stato; l'altra, variabile, decisa invece dai Comuni. Perciò, questa sua configurazione double face - un po' Dr. Jekyll, un po' Mr. Hyde - farà sì che la nuova imposta sarà pagata non solo dai proprietari di prima casa, ma anche dagli inquilini!

Ne è valsa la pena?
     
     E' valsa la pena varare un provvedimento che favorisce (e favorirà ancor di più in futuro) soltanto i ceti più ricchi, tradizionale bacino elettorale del centro-destra, a scapito di quelli più poveri, offrendo, in aggiunta, un ottimo spot pre-elettorale al N-Ano? Qualcuno mi sa spiegare qual è, a questo punto, la differenza tra questo Governo e un governo dichiaratamente di destra, che con una mano dà e con l'altra prende (almeno) due volte?
     Certo, comprendo bene che in questo modo, tra una rata e l'altra, Lecca-Lecca jr. abbia guadagnato un po' di tempo per il proprio Governo "del fare": perché tra le due rate c'è di mezzo il 9 settembre!   
     Già! Il 9 settembre si deciderà se per Berlusconi ci sarà un "25 luglio" o un "8 settembre": se cioè ci sarà la sua defenestrazione dal Senato oppure se riuscirà a stipulare un armistizio (come tanti esponenti del PD sembrano auspicare...)!
     Nel frattempo, spendiamo utilmente il tempo che ci rimane per scoprire che cosa significhi l'acronico "Taser"...


     

mercoledì 28 agosto 2013

Tutto pronto per la guerra!

     
Siamo ormai giunti alla fase del riscaldamento dei motori. Tutto è pronto per l'ennesimo intervento umanitario dei portatori di democrazia in soccorso delle popolazioni che subiscono, inermi, gli attacchi del dittatore di turno: questa volta sembra essere venuto il turno di Assad e della Siria. Obama convoca il Consiglio Nazionale di Sicurezza, apparentemente per dare il via all'attacco: il premio Nobel per la Pace sa bene che non avrà mai il placet del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, poiché Russia e Cina (proverbiali "amici" del dittatore siriano) sicuramente opporranno il diritto di veto contro l'opzione militare sotto l'egida delle Nazioni Unite.


     Alcuni leader europei, segnatamente Cameron (GB) e Hollande (FRA), si dicono pronti a punire Assad, reo di aver utilizzato armi chimiche contro la popolazione siriana, nel tentativo (disperato) di sconfiggere l'opposizione armata al suo regime! L'Italia, dal canto suo, già sovraesposta militarmente in tanti altri teatri di... pace, nicchia (come fu già per il caso della Libia), in attesa - secondo le dichiarazioni rese alla Camera dal Ministro degli Esteri Emma Bonino - dell'ok dell'Onu....
     All'Occidente serviva la smoking gun per giustificare l'attacco al regime siriano. Nonostante gli ispettori ONU abbiano appena iniziato il loro lavoro di verifica (il Segretario Generale Ban Ki moon ha sostenuto che per quel lavoro "occorre tempo"), i vertici delle nostre grandi democrazie si dicono invece certi del fatto loro: Assad ha fatto uso di armi chimiche contro i civili! 
     Ma, domanda che qualcuno giudicherà forse peregrina: non vi sembra di assistere a un film già visto
     In effetti, mi sembra di ricordare che, qualche anno fa, il Segretario di Stato americano, il gen. Colin Powell mostrasse, in una drammatica seduta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, una fialetta di antrace, di cui - affermava - era dotato l'esercito di Saddam: quella fu la pistola fumante utilizzata per giustificare l'attacco all'Iraq, dopo l'11 settembre!


     Peccato che quelle affermazioni si rivelarono un plateale falso! E, una volta "liberato" l'Iraq, non si trovò traccia di antrace negli arsenali di Saddam; piuttosto si trovarono fiumi di petrolio per le compagnie petrolifere occidentali (ENI compresa!).
     Ma il danno era ormai stato fatto, e la popolazione irachena continua, ancora oggi, a pagarne le conseguenze, come già le era capitato ai tempi del Saddam, quando però questi era ancora il difensore dell'Occidente, cioè quando era ancora il baluardo, largamente foraggiato (anche dalla BNL, allora in mano al Tesoro) e armato dai Paesi Nato contro la minaccia terroristica sciita proveniente dall'Iran komeinista...
     Ma non è finita qui! E' venuto l'Afghanistan, poi la Libia: ora tocca alla Siria assaggiare il bastone delle democrazie occidentali!
    Non credo occorrano troppe parole per chiarire il vero significato di questi attacchi: essi sono la necessaria conseguenza della volontà USA di ridisegnare a proprio favore la mappa del potere mondiale, in un'area strategica essenziale, come quella Mediorientale, sottraendo così alla Russia (e alla Cina rampante) aree in cui si era esercitata la sua tradizionale sfera di influenza, già ai tempi dell'ormai defunta Unione Sovietica...
    Ma qui si continua a scherzare col fuoco! Basta richiamare i nomi di alcuni Paesi dell'area, per comprendere come la situazione sia ormai incandescente: Iran, Israele, Palestina, Libano, Turchia, Afghanistan, Iraq, Yemen, ecc. ecc.



      In questa situazione è evidente che basta una sola scintilla per far scoppiare un incendio incontrollabile!
     Ma - si dice - i nostri portatori di democrazia, premi Nobel della Pace, non possono certo chiudere gli occhi di fronte ai massacri di civili inermi! Infatti, come sappiamo, oggi le guerre si fanno per ragioni umanitarie...
     Ne sanno qualcosa le migliaia di civili iracheni o afghani che in questi anni di ristabilimento della democrazia nei loro Paesi, grazie all'opera dei benefattori americani, hanno potuto saggiare l'umanità delle torture, degli arresti, degli stupri, dei massacri di donne, vecchi e bambini perpetrati dai soldati Usa e dalle loro bombe intelligenti; insomma hanno fatto esperienza ripetuta e diretta di tutto l'inventario degli "effetti collaterali" graziosamente elargito dai Freedomfighter e dai loro alleati...
     
     Se fosse possibile, farei soltanto una domanda ai leader mondiali che si apprestano a sferrare l'attacco militare alla Siria: come mai quella compassione, che oggi vi spinge a intervenire militarmente in soccorso delle popolazioni civili così ingiustamente colpite, non vi ha mai impedito in passato di vendere quelle armi che adesso vengono usate dai tiranni contro il proprio popolo, né di fare affari con essi, compreso quell'Assad che oggi solletica tanto  la vostra attenzione caritatevole e la vostra indignazione umanitaria? Siamo sicuri che le vostre preoccupazione siano squisitamente umanitarie? Non è che vi siano preoccupazioni d'altro tipo? 
     Non è forse vero che la guerra, in una situazione di perdurante crisi economica come l'attuale, è l'unica via d'uscita che intravedete per la continuazione degli affari con altri mezzi?




lunedì 26 agosto 2013

Soccorso "rosso" per il Nazareno di Arcore...

     In queste ore si moltiplicano le dichiarazioni di esponenti grandi e piccoli del PD che provano a trovare una via d'uscita "legale", che garantisca l'agibilità criminale di Berlusconi. Lo scopo è evidente: non scontentare il PdL (che senza il suo padrone si scioglierebbe come neve al sole) e fare, quindi, salvo il Governo Letta! 
     La posizione ufficiale del partito è inequivocabile; Epifani va ormai ripetendo da giorni: "Voteremo per la decadenza di Berlusconi dal seggio senatoriale", senza se e senza ma...
     ...Ma, nonostante la fermezza di queste parole, pure assistiamo nello stesso torno di tempo a un continuo lavorìo ai fianchi, prodotto da questo o quell'esponente di punta del partito di Epifani. Ricordo infatti che sono sufficienti le firme di 20 senatori per richiedere che l'aula del Senato si esprima sulla questione con una votazione a scrutinio segreto...
     Qualche giorno fa il min. Fassina (PD) ha dato voce al proprio disagio personale in una intervista, che ha destato non poco scalpore, rilasciata a L'Avvenire (qui il link: http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/fassina-governo-avanti-su-berlusconi-decideremo-senza-spirito-di-vendetta.aspx). Pur ribadendo che voterà per la decadenza del Nano, il giovane turco del PD avanza però dei giudizi molto lusinghieri nei confronti dei suoi colleghi pdiellini di Governo, lanciando contemporaneamente un allarme sui pericoli incombenti sul sistema politico italiano:

     
     Prima prorompente domanda: dove mai avrà riscontrato la "prima qualità" nei suoi colleghi di Governo? Forse Fassina si riferisce all'azione della liceale Lorenzin al Ministero della Salute? O al modo in cui la moglie di Boccia prepara la colazione al marito, prima che questi salga sull'elicottero F-35, che lo porterà a spegnere gli incendi? O, forse, si riferisce alla gestione del caso Shalabayeva da parte di Angelino? Boh! E poi, un altro quesito irrisolvibile: perché mai la condanna del Nano dovrebbe essere considerato un fatto negativo per tutto il sistema politico italiano, piuttosto che l'ovvia riaffermazione del principio che "la legge è uguale per tutti"? Da 20 anni Berlusconi costituisce un fatto catastrofico per l'intero Paese (ovviamente ad esclusione dei ricchi!), sia dal punto di vista politico che economico! Una condanna che lo estrometta dal Parlamento (sia pure soltanto per 3 anni...) perché mai dovremmo considerarla un fatto negativo?
     Ma non è finita qui! Oggi giunge anche la dichiarazione - attesa - dell'ex-on. Violante: sì, avete capito bene! Proprio la dichiarazione di colui che nel 2003, in pieno Parlamento, e davanti alle telecamere, affermò che il suo Partito aveva dato ampie garanzie a Berlusconi, sia sull'incandidabilità, che sul possesso delle reti Mediaset, sin dal 1994! E che cosa avrà detto mai l'ex-magistrato Violante? Indovinate un po':


      
     Non vi basta?
     State tranquilli, c'è ancora un'altra dichiarazione da riportare, che fa il paio con quella di Fassina. Ad emetterla, sempre in data odierna, è stato un altro deputato del PD, l'on. Sandro Gozi, che ha dichiarato:



    Per carità, lungi da me il sospetto di mostrare insensibilità di fronte all'annoso problema delle carceri italiane, col pericolo di subire anche una (onerosa) condanna da parte della Comunità europea! Ma se l'amnistia "va fatta", e Berlusconi non ne è la causa (amnistia ad personam...), che necessità c'è di aggiungere che "bisogna uscire da un ventennio autolesionista di scontro tra berlusconiani e antiberlusconiani"? Autolesionista per chi? Per Berlusconi?
    Al di là dell'interpretazione, del tutto personale e ipotetica, che può essere fatta di queste parole, ciò che lascia stupefatti è la tempestività (oltre che la ripetitività) di queste dichiarazioni sotto l'incombere degli avvenimenti, e delle ombre che si allungano sull'agibilità criminale del Nano... 
     In un Paese in cui la crisi economica e sociale non è affatto superata, ma anzi continua a dispiegare i suoi effetti distruttivi, e tutti i governi che si sono succeduti nel frattempo hanno mostrato ad libitum la propria incapacità a governare questi fenomeni, possibile che il problema principale sia quello dell'emergenza democratica determinata dalla condanna del Nano? A tutti coloro, dentro e fuori il PD, che, in nome di una tale emergenza, si affannano a cercare una soluzione che ridia piena agibilità politica (come la chiamano) al Nano, vorrei chiedere: anche ammesso che si trovi una scappatoia legale per restituire al Beato Cav. quella famosa "agibilità", tutto questo che cosa comporterà: il ristabilimento della legalità o il fatto che in Parlamento continuerà tranquillamente a sedere un condannato in via definitiva? E a questo punto, alla crisi economica e sociale dell'Italia, non si affiancherà forse anche una crisi della legalità e, dunque, in ultima analisi, una emergenza democratica vera? Ed un'ultima domanda riservata agli esponenti del PD: come credete uscirà il vostro partito da un tale cedimento?

Silvio di Nazareth nella tormenta interna....

     Daniela Santanché traccia un discrimine tra buoni e cattivi all'interno del PdL:
«Cicchitto, Schifani, Quagliariello, Lupi... Tutti a dire: aspettiamo ancora un po', non decidiamo subito, vediamo; magari Napolitano concede la grazia, magari Letta convince il Pd a non votare per la decadenza di Berlusconi dal Senato.... Ma figuriamoci, sono fantasie». 

     Le risponde Maurizio Gasparri:
«Di tutto hanno bisogno l'Italia, la politica e il Pdl tranne che della gara a chi fa il primo della classe, soprattutto a utilità di giornali che fanno della denigrazione di Berlusconi la loro stessa ragione di vita» 

mercoledì 21 agosto 2013

Uno spettro s'aggira per il web! Il suo nome è: COMPLOTTO MONDIALE!

     Basta aprire un qualsiasi social network, in un momento qualsiasi della giornata, che ti arriva, immancabile, la notizia dell'ultimo complotto mondiale, ordito ai danni dei popoli della Terra!
     I nomi delle organizzazioni complottiste sono noti a tutti. Qui provo a ricordarne soltanto qualcuna, consapevole del fatto che  l'elenco è assai parziale: Massoneria, Banchieri, Illuminati, Sionisti, Bildelberg, Trilateral, Quadrilateral, scie chimiche, Ufo in combutta con la CIA; poi ci sono i piani di immigrazione clandestina mondiale per eliminare la razza bianca; l'uso degli OGM, per schiavizzare il mondo al servizio di qualche gnomo nascosto nella caverne del Tibet; l'avvelenamento delle acque, ecc. ecc.!
     Basta ricercare su Google la parola "complotto", che ti si apre un universo pressoché infinito di siti da visitare...



     Ma possibile che il general intellect, che alcuni pensano sia l'inevitabile evoluzione del web, sia caduto così in basso? Possibile che nessuno abbia mai fatto questa semplice, quanto inevitabile, riflessione: si è mai visto un "complotto" (che, per definizione, è segreto), così tanto pubblicizzato? Dei membri di queste fantomatiche organizzazioni abbiamo nome, cognome, indirizzo e conosciamo vita, morte e miracoli! Possibile che gli adepti di tali organizzazioni segrete siano così idioti da mettere in piazza la loro identità, pur essendo partecipi di un complotto segreto? D'altra parte: non vi sembra che ci siano un po' troppi complotti mondiali in giro per il mondo? Possibile che non entrino mai in conflitto tra loro, o dobbiamo forse ipotizzare un meta-complotto che prevede un accordo tra tutti i complotti, con la creazione di una holding, magari denominata "Superimperialismo s.p.a.", da quotare a Wall street o alla City di Londra? Che utilità ha farneticare di simili complotti? Non sono sufficienti gli avvenimenti, cui quotidianamente assistiamo, per comprendere la realtà odierna? C'è davvero bisogno di immaginarne degli altri?
     Ovviamente, e questa è un'altra immancabile pecca dei "complottisti", tali teorie non sono certo nuove, avendo infatti, numerosi antenati: sia prossimi, che remoti! Basta conoscere un po' di Storia...

     ...Sicuramente tra gli antenati più prossimi di queste teorie  in Italia vi sono state le Brigate Rosse; ma discorso analogo potrebbe essere fatto per la R.A.F. tedesca. Le BR nostrane parlavano di S.I.M. (Sistema Imperialistico delle Multinazionali): cioè di un complotto ordito dal capitalismo internazionale per soggiogare la classe dei lavoratori. Qual era la soluzione brigatista per disarticolare questo complotto? Molto semplice! Essi rapivano e, talvolta, uccidevano i rappresentanti-simbolo di quel sistema fantomatico! Qual è stato il risultato? Altrettanto semplice: il "sistema", dopo qualche momento di cordoglio di prammatica, si limitava a rimpiazzare i simboli defunti con nuovi simboli viventi, e tutto riprendeva come se niente fosse! Al contrario, i membri delle organizzazioni terroristiche finivano, uno dopo l'altro, in prigione!



     ....Quali sono, invece, gli antenati più remoti? Sicuramente il più noto è quello che va sotto il nome di Protocolli Segreti dei Savi di Sion: un (finto) complotto orchestrato dalla polizia segreta dello zar, per organizzare uno dei periodici pogrom antisemiti, di cui la storia russa è disseminata, e che saranno poi utilizzati da Hitler per "giustificare" (sic!) lo sterminio degli ebrei!


     Questo per ribadire ancora una volta che, anche se immaginari, i "complotti" possono avere, però, vaste, drammatiche e dolorose conseguenze! La storia di questo tipo di "conseguenze" - nonché dei loro antefatti - è utilmente raccontata in molti romanzi di Umberto Eco: da Il pendolo di Foucault sino all'ultimo, Il Cimitero di Praga! Basta staccarsi qualche ora dal web, dedicandosi alla lettura, per avere cognizione di queste "banalità": sapeste come si ri-ossigenerebbe il... general intellect...


     A questo punto la domanda sorge spontanea: perché nascono e che che cosa nascondono queste teorie?
     Tranquilli! Non voglio farmi inconsapevole portavoce di una nuova teoria complottista! Voglio semplicemente dire che queste teorie - beninteso: quando sono propalate in buona fede! - sono la conseguenza inevitabile (e quindi non imputabile ai singoli) del vuoto ideologico nel quale le nuove generazioni sono cresciute negli ultimi decenni. Si comprende, allora, come queste "teorie" siano utilizzate dal senso comune come una scorciatoia per tentare di razionalizzare ciò che risulta umanamente incomprensibile (e/o inaccettabile): l'odiosa e spesso violenta sopraffazione di pochi a danno dei più!
     Quello che oggi viene definito "complotto", una volta si chiamava semplicemente CAPITALISMO! Questo è il vero complotto - perpetrato alla luce del sole! -  che ognuno di noi si dovrebbe incaricare di combattere, ciascuno nel proprio Paese! Per attrezzarsi anche teoricamente allo scopo, non occorre inventare nuove teorie; basta aggiornare quelle già esistenti: purché non si pensi che anche Marx faccia parte di un complotto sionista internazionale...



lunedì 19 agosto 2013

Il pressing del Partito Dei Ladroni



     Man mano che passano i giorni, la situazione diventa sempre più incandescente. Alla delusione seguita alla famosa nota con la quale Napolitano delegava al Nano ogni decisione circa il proprio destino - lasciandogli il solo spiraglio, per lui inaccettabile, della grazia, cioè dell'ammissione delle proprie colpe - adesso il cerino acceso è di nuovo tornato nelle mani di Berlusconi e del suo Partito. E sembra sempre più evidente che nella mente del Nano si faccia strada l'idea di giocarsi il tutto per tutto e, se necessario, di spaccare tutto pur di salvaguardare la propria "agibilità delinquenziale"...
     Ma se dovesse arrivare alla rottura definitiva, il rappresentante dei "10 milioni di italiani che lo votano" (come vanno cianciando le sue amazzoni) deve pur sempre arrivarci con le carte migliori in mano: da astuto giocatore di poker deve cioè restituire al PD il cerino acceso...
     E' infatti da qualche giorno che Letta, da supremo tutore del bene comune, va asserendo che gli italiani puniranno coloro che giocano allo sfascio per la salvaguardia dei propri interessi personali, quasi che sino ad ora (cioè sino alla formazione del Governo Letta compreso!), il Nano, sotto l'incombere delle varie sentenze, non abbia badato ad altro - appunto - che ai propri interessi!
     La tattica sembra a questo punto quella di rinviare ancora una volta l'approvazione della nuova legge elettorale - che invece il PD vorrebbe approvata al più presto -, almeno sino al momento in cui la giunta del Senato dovrà decidere (tra settembre e ottobre) della decadenza o meno del Beato Cav. dal suo seggio senatoriale, in base all'applicazione retroattiva della legge Severino.
     Se il PD si farà - per una volta - garante della legalità, votando per la decadenza da senatore, allora, come è facile intuire, sarà guerra aperta! Dunque, con il susseguente ritiro dei ministri PDL dal Governo Letta si aprirebbe la strada (che però Napolitano ha già definito "impraticabile") di nuove elezioni con la vigente legge elettorale: il porcellum! Questa sembra essere, al momento, l'ultima spiaggia praticabile per il Nano....
     ... La domanda, a questo punto, è però d'obbligo: che farà il PD? Accetterà il guanto di sfida e voterà per la decadenza del Nano, o tenterà di accordarsi sottobanco, come ha sempre fatto, per salvaguardare il Governo Letta? In caso di rottura, quali sono le alterative che il PD ha, o pensa di avere, tra le mani? Nonostante la sciagurata vicenda delle elezioni del Presidente della Repubblica, il PD pensa di poter contare sull'appoggio del M5S (o di parte di esso) per sostenere in Parlamento un Letta-bis?

domenica 18 agosto 2013

L'anti-berlusconismo è di "sinistra"?

     E' innegabile che il ventennio caratterizzato dalla discesa in campo di Berlusconi abbia progressivamente prodotto un moto di avversione nei suoi confronti altrettanto poderoso dell'amore fideistico che lo circonda. Come è noto, dell'anti-berlusconismo si sono per anni nutriti i vari partiti di sinistra, che tentavano (più o meno utilmente) di contrapporglisi, sia pure attraverso varie sfumature: si andava dall'atteggiamento del muro contro muro di pochi, a una opposizione di facciata dei più, che però non escludeva accordi (e favori reciproci) sottobanco! Tanto che molti hanno paventano che, all'inesorabile declino di Berlusconi, sarebbe seguita, come pena accessoria imprevista, anche la scomparsa dei partiti che avevano costruito le proprie fortune (o sfortune...) elettorali appunto sulla contrapposizione politica al Cav.!
     Di modo che sembra potersi concludere che l'anti-berlusconismo non sia un atteggiamento sufficiente per qualificare una vera opposizione, né, tanto meno, esso può considerarsi una delle caratteristiche essenziali per un partito che si dica veracemente di sinistra.
     Come sempre, in posizioni di questo genere è contenuto un grano di verità: è indubitabile infatti che alcuni partiti di sinistra abbiano ipocritamente cavalcato per anni l'anti-berlusconismo come una bandiera per nascondere il vuoto ideologico e politico delle proprie proposte programmatiche; proposte che, talora, non si discostavano di molto (nella sostanza) da quelle proprie del partito del Cavaliere!


     Tuttavia una posizione di questo genere sottovaluta, a mio parere, una questione molto più importante:
il berlusconismo, infatti, non finirà certo con Berlusconi!
   
     Da almeno 30 anni in Italia l'ideologia capitalista si è storicamente identificata con l'immaginario berlusconiano, grazie alla poderosa macchina da guerra mediatica di cui il Cavaliere si è via via dotato. Tanto che anche i suoi concorrenti si sono presto dovuti adeguare al nuovo stile: donne-oggetto, ricchezza ostentata, disimpegno puro e divertimento idiota distribuito a piene mani h24!
      Sono questi, a mio parere, i tre capisaldi, i "valori" intorno ai quali si è imbastita l'ideologia berlusconiana: un modello di vita (il suo) da proporre come esempio per tutti! Non a caso, oggi, la crisi economica rende più vividi e inaccettabili i cascami più deleteri di quella ideologia: disimpegno generalizzato (ma non generalizzabile) delle giovani generazioni; edonismo; egoismo; corruzione morale e materiale giunta a vette mai toccate neppure all'epoca di "Mani pulite", all'inseguimento di una facile, quanto illusoria ricchezza.



     Il dispregio delle regole della democrazia repubblicana, della Costituzione, come delle sue origini anti-fasciste, della divisione dei poteri, ecc., sono, invece, il portato necessario, in campo politico, dell'ideologia di un uomo che sa (o crede di sapere) che può comprare tutto e tutti a suon di quattrini! Ma c'è dell'altro...
     E' infatti innegabile che anche le tradizionali forme di razzismo, omofobia, machismo, ecc., dalle quali la mentalità italica non è mai stata esente, si siano evolute col tempo, e abbiano - almeno in parte - subìto il restyling imposto loro dall'epoca berlusconiana, essendo state forgiate dalla propaganda martellante sia dei partiti del centro-destra che da quella dei movimenti che ne sono ideologicamente succubi.
     Un esempio per tutti: l'esasperante (o, meglio, parossistico) uso e abuso del corpo della donna nelle tv berlusconiane, in un mondo in cui l'assenza di valori e il possesso sono tutto, non va forse considerato il background culturale più profondo che ha contribuito a "educare" intere generazioni, e che magari ha portato qualche allievo inconsapevole a spingersi sino al femminicidio? Questi fenomeni, che prendono purtroppo sempre più piede nell'Italia di oggi, non sono frutto del caso, bensì sono il parto storicamente determinato - e più esecrabile - dell'ideologia nata e cresciuta all'ombra del Biscione...
     Basterà una vittoria elettorale o una condanna, passata in giudicato, per fare i conti con tutto questo?

sabato 17 agosto 2013

C'eravamo tanto odiati...



            Le statistiche più recenti mostrano un trend che la crisi non ha fatto altro che accentuare: negli ultimi anni l'Italia è tornata ad essere quella che era ai tempi dei nostri padri e nonni: terra d'emigrazione! Da alcuni anni, ormai, il deflusso netto di italiani verso l'estero, non solo non è colmato dagli immigrati in arrivo, ma, tutt'al contrario, accompagna (e aggrava) un ulteriore, nuovo fenomeno: quello della fuga dall'Italia anche degli immigrati, ormai consapevoli che il nostro Paese non possa più offrire loro quel rifugio alla miseria o alle guerre che li aveva inizialmente spinti a dirigersi verso le nostre sponde.
             Ovviamente si tratta di una emigrazione che non ha certo i connotati di quella che era una volta: alle valige di cartone, tenute insieme dallo spago, si sono sostituiti infatti i "cervelli" italiani più giovani, che, spesso, trovano all'estero quel riconoscimento delle proprie qualità che una struttura arcaica, burocratica e baronale impedisce invece loro di trovare a casa propria! Le nazioni estere non solo non li respingono, ma anzi li accolgono molto volentieri, spesso offrendo loro ottimi posti di lavoro e lauti stipendi: quelli che in Italia ci possiamo solo sognare! Ciò avviene per un motivo molto semplice: perché i nostri giovani sono capaci, si sono formati in buone scuole e università e - soprattutto - la loro crescita e formazione non è costata un solo centesimo al contribuente del Paese che ora li ospita! Gli oneri di crescita e formazione dei giovani italiani sono infatti stati sostenuti dalle famiglie e dallo Stato italiano: il godimento dei loro frutti andrà invece all'estero! In questo modo l'Italia si impoverisce due volte, mentre il Paese che accoglie i nostri giovani si arricchisce molto di più, allargando ulteriormente il divario già esistente con la nostra economia!
              Ciononostante, nel nostro Paese continua ad allignare e crescere vigorosa ogni giorno di più la malapianta del razzismo! Una malapianta che gonfia il petto, indignata, a ogni nuovo sbarco di clandestini e a ogni nuovo episodio di cronaca nera che abbia come protagonisti degli extracomunitari (dai quali però sono preventivamente esclusi, si noti bene, gli statunitensi...). Anche qui, come un tempo, costoro vogliono far passare l'idea che gli immigrati godano non di diritti, ma addirittura di privilegi per far fronte ai quali i cittadini italiani si vedono ogni giorno privati dei propri diritti (alla casa, alla salute, alla scuola, ecc.)!
             Pensate un po' che Paese di idioti siamo diventati! Cacciamo le nostre menti migliori, per la cui crescita ci siamo svenati, a tutto vantaggio degli altri e ci teniamo invece i razzisti che, ammaestrati come scimmie, ammorbano la nostra aria con i loro discorsi privi di riferimenti concreti alla realtà, ripetendo ogni giorno le volgarità vomitate dagli esponenti più illustri dei tanti partiti e movimenti razzisti che sono nati e proliferati come funghi velenosi negli ultimi anni...
           
                Ma c'è dell'altro....
                I discorsi dei razzisti contro gli immigrati vi ricordano qualcosa? Qualche tempo fa non c'è forse stato un omuncolo che, al cospetto di una gravissima crisi economica, agitava appunto i privilegi di una certa razza di cittadini tedeschi privilegiati e affamatori degli ariani, contro cui aizzava i propri connazionali (benché fosse austriaco)?
                 Sappiamo tutti come è andata a finire: LA GUERRA E L'OLOCAUSTO FURONO LA SOLUZIONE NAZISTA ALLA CRISI ECONOMICA!
                 Morale della favola: la lotta al razzismo non è soltanto una (doverosa) battaglia di civiltà, ma è anche (e starei per dire: soprattutto!) una battaglia politica di autodifesa dall'incombente fascismo che ci minaccia!