lunedì 26 agosto 2013

Soccorso "rosso" per il Nazareno di Arcore...

     In queste ore si moltiplicano le dichiarazioni di esponenti grandi e piccoli del PD che provano a trovare una via d'uscita "legale", che garantisca l'agibilità criminale di Berlusconi. Lo scopo è evidente: non scontentare il PdL (che senza il suo padrone si scioglierebbe come neve al sole) e fare, quindi, salvo il Governo Letta! 
     La posizione ufficiale del partito è inequivocabile; Epifani va ormai ripetendo da giorni: "Voteremo per la decadenza di Berlusconi dal seggio senatoriale", senza se e senza ma...
     ...Ma, nonostante la fermezza di queste parole, pure assistiamo nello stesso torno di tempo a un continuo lavorìo ai fianchi, prodotto da questo o quell'esponente di punta del partito di Epifani. Ricordo infatti che sono sufficienti le firme di 20 senatori per richiedere che l'aula del Senato si esprima sulla questione con una votazione a scrutinio segreto...
     Qualche giorno fa il min. Fassina (PD) ha dato voce al proprio disagio personale in una intervista, che ha destato non poco scalpore, rilasciata a L'Avvenire (qui il link: http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/fassina-governo-avanti-su-berlusconi-decideremo-senza-spirito-di-vendetta.aspx). Pur ribadendo che voterà per la decadenza del Nano, il giovane turco del PD avanza però dei giudizi molto lusinghieri nei confronti dei suoi colleghi pdiellini di Governo, lanciando contemporaneamente un allarme sui pericoli incombenti sul sistema politico italiano:

     
     Prima prorompente domanda: dove mai avrà riscontrato la "prima qualità" nei suoi colleghi di Governo? Forse Fassina si riferisce all'azione della liceale Lorenzin al Ministero della Salute? O al modo in cui la moglie di Boccia prepara la colazione al marito, prima che questi salga sull'elicottero F-35, che lo porterà a spegnere gli incendi? O, forse, si riferisce alla gestione del caso Shalabayeva da parte di Angelino? Boh! E poi, un altro quesito irrisolvibile: perché mai la condanna del Nano dovrebbe essere considerato un fatto negativo per tutto il sistema politico italiano, piuttosto che l'ovvia riaffermazione del principio che "la legge è uguale per tutti"? Da 20 anni Berlusconi costituisce un fatto catastrofico per l'intero Paese (ovviamente ad esclusione dei ricchi!), sia dal punto di vista politico che economico! Una condanna che lo estrometta dal Parlamento (sia pure soltanto per 3 anni...) perché mai dovremmo considerarla un fatto negativo?
     Ma non è finita qui! Oggi giunge anche la dichiarazione - attesa - dell'ex-on. Violante: sì, avete capito bene! Proprio la dichiarazione di colui che nel 2003, in pieno Parlamento, e davanti alle telecamere, affermò che il suo Partito aveva dato ampie garanzie a Berlusconi, sia sull'incandidabilità, che sul possesso delle reti Mediaset, sin dal 1994! E che cosa avrà detto mai l'ex-magistrato Violante? Indovinate un po':


      
     Non vi basta?
     State tranquilli, c'è ancora un'altra dichiarazione da riportare, che fa il paio con quella di Fassina. Ad emetterla, sempre in data odierna, è stato un altro deputato del PD, l'on. Sandro Gozi, che ha dichiarato:



    Per carità, lungi da me il sospetto di mostrare insensibilità di fronte all'annoso problema delle carceri italiane, col pericolo di subire anche una (onerosa) condanna da parte della Comunità europea! Ma se l'amnistia "va fatta", e Berlusconi non ne è la causa (amnistia ad personam...), che necessità c'è di aggiungere che "bisogna uscire da un ventennio autolesionista di scontro tra berlusconiani e antiberlusconiani"? Autolesionista per chi? Per Berlusconi?
    Al di là dell'interpretazione, del tutto personale e ipotetica, che può essere fatta di queste parole, ciò che lascia stupefatti è la tempestività (oltre che la ripetitività) di queste dichiarazioni sotto l'incombere degli avvenimenti, e delle ombre che si allungano sull'agibilità criminale del Nano... 
     In un Paese in cui la crisi economica e sociale non è affatto superata, ma anzi continua a dispiegare i suoi effetti distruttivi, e tutti i governi che si sono succeduti nel frattempo hanno mostrato ad libitum la propria incapacità a governare questi fenomeni, possibile che il problema principale sia quello dell'emergenza democratica determinata dalla condanna del Nano? A tutti coloro, dentro e fuori il PD, che, in nome di una tale emergenza, si affannano a cercare una soluzione che ridia piena agibilità politica (come la chiamano) al Nano, vorrei chiedere: anche ammesso che si trovi una scappatoia legale per restituire al Beato Cav. quella famosa "agibilità", tutto questo che cosa comporterà: il ristabilimento della legalità o il fatto che in Parlamento continuerà tranquillamente a sedere un condannato in via definitiva? E a questo punto, alla crisi economica e sociale dell'Italia, non si affiancherà forse anche una crisi della legalità e, dunque, in ultima analisi, una emergenza democratica vera? Ed un'ultima domanda riservata agli esponenti del PD: come credete uscirà il vostro partito da un tale cedimento?

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